Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Buondi' eccoci al dopo voto! Cosa e' successo in Italia? Beh a mio parere e' nata la terza repubblica! Ovviamente Caronte ha traghettato un po' di vecchie facce: Berlusconi, Bersani e Casini tra queste. Ma anche una serie di facce nuove e giovani. Non parlo del solo movimento 5 stelle, in realta' e per fortuna ci sono un po' di nomi nuovi qua e la'. La selezione naturale ha seguito il suo corso in un modo un po' anomalo, con la legge elettorale piu' assurda della Repubblica: liste bloccate e senza preferenze. Le sorprese sono nate dai premi nelle regioni da cui i partiti speravano meno e viceversa. Ma non solo questo... a chi dice che sono arrivati i guastafeste dico che e' vero ma in un senso diverso. Avere un Movimento 5 Stelle al 10% non avrebbe messo alla prova nulla, il tema era scontato: governo Bersani + Monti e avanti cosi' fino al 2018. Ora a meno di un governissimo PD + PDL + Monti non si puo' fare a meno di parlare con i nuovi "mostri". Sicuramente Berlusconi punta al governissimo, d'altra parte alla Camera non arriverebbe mai alla maggioranza dei voti. Viceversa, Monti credo sia sia fatto bruciare dai cattivi consigli. Se ascoltava Fini poi ... qual peggior consiglio di chi non e' entrato in parlamento? PD + PDL da soli? Non ci credo assolutamente! E quindi... credo si torni ad un Governo di Programma, pochi punti e semplici. Un po' quello che ci aveva promesso Monti ma che non ha mantenuto, forse perche' impossibilitato dai partiti, forse per incompetenza. Immaginiamo un Governo che porti regole trasparenze nelle poltrone Rai, legge sul conflitto di interessi, blocchi definitivamente il ponte sullo stretto e la TAV,... sarebbe possibile? Siamo qui sintonizzati per verificarlo, sicuramente credo che chi ha votato Berlusconi dimostra la memoria corta. Si e' fatta abindolare dalle promesse, una sicuramente incompresa ai molti: Berlusconi ha promesso di tagliare l'IMU solo sulla prima casa, e chi sta pagando molto lo fa sulla casa al mare, su quella comprata per il figlio ma ove lui non risiede, ecc. E su queste case l'IMU non cambia... servirebbero troppi soldi. Non credo che chi, come me, ha votato 5 stelle manifesti la stessa "felice memoria" (come diceva Toto'), ma sara' attento ai prossimi passi dei Grillini piu' che di Grillo, sara' attento a che restituiscano il finanziamento pubblico, parte del loro stipendio, che lavorino sodo ... Se non accadra' vi immagino come un altro Partito Radicale.
buondi' mi trovo all'estero per lavoro a 4 giorni dalle elezioni e appena becco un italiano in giro gli chiedo "com'e' l'Italia vista dal di fuori?" Le risposte sono pressoche' unanimi: - piu' rispettabile da quando non c'e' piu' Berlusconi. - e' aumentata la stima negli italiani durante il Governo Monti, anche se non tutti hanno capito come e perche' il Governo Berlusconi sia caduto. (forse non l'abbiamo capito neanche' noi) - abbiamo gia' votato per posta, ma il nostro voto e' inutile! Noi votiamo 12 deputati e 6 senatori ma questi non concorrono alla creazione della maggioranza. (francamente ammetto la mia ignoranza a riguardo e non sono stato in grado di validare/confutare questa informazione. qualcuno ne sa qualcosa?) - sul simbolo del PDL non c'e' scritto come in Italia "Berlusconi Presidente". (questo confermato da italiani che vivono in Belgio, Inghilterra e Francia. Ma che strano!!) - non capiamo il movimento di Beppe Grillo. Creano instabilita'. La protesta deve partire dall'interno. (all'inizio non capivo cosa intendevano queste persone, soprattutto nell'ultima affermazione e poi...) - cosa vuoi dire "non scegliamo i candidati"? Qui all'estero scegliamo il candidato che vogliamo mandare a Roma. Non mettiamo una croce sul partito. (quasi tutti mi hanno detto che han preso la lista dei candidati, li han cercato su internet per vedere che fanno nella vita, quali proposte hanno, e se risultano nelle pagine della cronaca e poi han votato)
sono senza parole e voi?
Buondi' Che la Sicilia o meglio i Siciliani sappiano precorrere i tempi e' ormai cosa nota. Questa e' stata la Patria del 61 a Zero (alla Camera) per Berlusconi ed ora e' diventata Megafono di Crocetta... siamo una sorta di esperimento vivente ed ecco perche' gia' si parla di voto disgiunto in Sicilia. Ci sono persone "assoldate" per andare in giro e convincere le persone a votare in modo diverso alla Camera ed al Senato. Oggi ne da' conto Repubblica: http://www.repubblica.it/politica/2013/02/12/news/in_sicilia_sfida_all_ultima_scheda_crocetta_drena_consensi_al_centrodestra-52445717/ Ve ne consiglio la lettura. E gia' che ci siamo diamo i numeri su quelle che sono le regioni chiave: Lombardia, Veneto, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. - In Lombardia si prospetta 35% PD, 38% PDL, 10% Monti, 10% M5S, 4% RC (Ingroia). Per cui si avrebbero 15 Senatori al PD, 27 al PDL, 3 a Monti, 4 al M5S e 0 RC. - In Veneto, 32% PD, 41% PDL, 10% Monti, 10% M5S, 4% RC. Per cui ci sarebbero 8 Senatori del PD, 14 del PDL, 1 Montiano, 1 Grillino. - In Lazio, 34% PD, 28% PDL, 16% Monti, 16% M5S, 4% RC. Per cui 16 Senatori al PD, 6 al PDL, 3 a Monti e 3 M5S. - In Campania, 38% PD, 28% PDL, 10% Monti, 14% M5S, 8% RC. Per cui 16 Senatori al PD e 8 al PDL, 2 a Monti, 2 al M5S, e 1 a RC. - In Calabria, 34% PD, 28% PDL, 16% Monti, 16% M5S, 4% RC. Per cui 6 Senatori al PD, 2 al PDL, 1 a Monti e M5S. - Infine, in Sicilia, la situazione piu' delicata... ...33% PD, 30% PDL, 8% Monti, 20% M5S, 6% RC. Per cui si avrebbero 14 Senatori al PD, 7 al PDL, 1 a Monti e 3 al Movimento 5 Stelle. Questo quadro porterebbe ad una maggioranza risicata all'osso per PD e SEL di un solo senatore. Ergo si prospetta un alleanza! Attenzione pero' che quel 3% di scarto tra PD e PDL ribalterebbe la situazione se il PDL andrebbe in vantaggio. E come si vede dal quadro della situazione l'unica regione in cui la differenza e' cosi' sottile (a vantaggio del PD) e' proprio la nostra cara regione. Lascio la domanda aperta: che si fa?? Ciao Adriano
Meno male che Sanremo c'è !! Spunteranno i politici dietro il tendone o lasceranno il teatro Ariston ai cantanti, Fabio Fazio e la Litizzetto? Venerdì sono andato all'Odeon di Catania per ascoltare di persona Ingroia, preferisco ascoltare di persona i comizi quando è possibile, per ascoltare tutto quel che dicono i nostri "candidati", non solo il sunto televisivo con le battute migliori o più infelici secondo chi impacchetta il servizio per il Tg. Ebbene, Ingroia non mi ha convinto, l'hanno fatto i suoi capilista in Sicilia: Licandro e la Marano tra tutti, ma l'ex Pm francamente no! È difficile spiegarmi ma mi aspettavo più proposte da chi si dice fuori dal coro e senza le mani legate dai poteri forti. Encomiabile il concetto di "legalità delle istituzioni" e a questo credo, ma ho avuto l'impressione che le idee fossero state ripescate un po' a casaccio da un mazzo di carte unto trovato in qualche cassonetto e, derivante da qualche campagna elettorale precedente. Il salario di cittadinanza è già un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, nè Ingroia né Grillo spiegano da dove verrebbero i soldi... È facile scagliarsi su Berlusconi e Monti per le promesse mai mantenute ed i legami con le banche, è come sparare sulla croce rossa o raccontare una favola dei fratelli Grimm e sperare che non si lasci un minimo di angoscia nell'ascoltatore. Ora capisco la parodia di Maurizio Crozza: annoiato! Ed allora mi chiedo perchè sei lì? Serviva un rimpiazzo di Di Pietro? Un altro integerrimo PM che scende in politica? Ho paura di sì, dal movimento arancione a Rivoluzione Civile di Ingroia il passo è stato troppo breve, troppo veloce per essere assimilabile ad una folgorazione sulla via di Damasco. È solo la mia opinione... Ma tutto mi appare come un gioco delle parti!
Ricevo ed inoltro un pensiero dell'amico Nic:
Sui cieli della campagna elettorale volteggiano promesse, favole, miraggi. Normale: non si raccontano mai tante bugie come prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia, diceva Bismarck. Ed è altrettanto normale, in questi casi, che ciascuno punti l'indice contro la menzogna altrui. Ma c'è invece un assioma che trova sempre d'accordo almeno un paio fra i contendenti. E non si tratta più di blandire l'elettore, quanto piuttosto d'intimargli un altolà. Voto utile, ecco il suo nome di battaglia. Insomma, attento a dove metti la tua croce sulla scheda, altrimenti sprecherai la scheda. Così ripetono all'unisono Bersani e Berlusconi, nemici nell'urna, alleati nell'assioma. Lì per lì, non fa una grinza. Specie con questa legge elettorale, dove chi ha un voto in più dell'avversario s'accaparra il 54% dei deputati. Perché disperdere le forze, perché sciupare fieno per il cavallo zoppo, quando a sinistra come a destra corre un unico cavallo che può tagliare i nastri del traguardo? Sennonché c'è una trappola logica dietro questo imperativo logico. Anzi due, anzi tre, anzi quattro. Primo: l'imbalsamazione del passato. Siccome nel Parlamento uscente c'erano due partiti a farla da padroni, spadroneggeranno per tutti i secoli a venire. Ma le elezioni servono per decidere il futuro, non per scattare un'istantanea sul passato. Secondo: la santificazione dei sondaggi. Non è forse vero che Pdl e Pd viaggiano in testa per tutti gli istituti demoscopici? ontrodomanda: e allora che votiamo a fare? Tanto varrebbe sostituire ai 40 milioni d'elettori i mille italiani costantemente intervistati, risparmieremmo tempo e denaro. Terzo: l'abolizione dei candidati. Fino a prova contraria, la scelta elettorale dipende dai programmi dei partiti, però dipende al tempo stesso dalle facce dei signori di partito. E se nel nostro collegio si presentasse una faccia da schiaffi? È sempre un voto utile quello dispensato al candidato inutile? Tuttavia la spina più pungente è ancora un'altra, e punge l'elettore, oltre che la logica. Per osservarla non c'è bisogno di scomodare Euclide: difatti se esiste un voto utile, specularmente esiste un voto inutile, e dunque un elettore inutile. Non proprio il massimo di rispetto verso il popolo votante. Tanto più di questi tempi, ora che gli anni d'oro del bipolarismo sono ormai un ricordo dell'infanzia. Ma la proliferazione delle liste è un effetto del disorientamento del corpo elettorale, e di ciò portate voi la colpa, non noi. Voi che avete difeso il Porcellum con le unghie, fingendo di volerlo cambiare. Sicché non possiamo scegliere gli eletti, e a quanto pare nemmeno i partiti. Ci scoraggiate a praticare il voto disgiunto, che è un altro modo per esercitare la nostra libertà di scelta. Facciamo così: andateci voi a votare al posto nostro, sarà un pensiero in meno. E c'è infine un'ultima questione. Il voto utile è per definizione un voto contro: contro il nemico, ma altresì contro l'amico. Perché mette in guardia l'elettore contro la sua prima scelta, perché lo invoglia al male minore, altrimenti si beccherà il male maggiore. Dunque trasforma l'opzione elettorale in un atto d'inimicizia, o quantomeno di sfiducia: ti voto solo perché non ho fiducia che vinca il mio partito. Ma non può esserci speranza in una scelta disperata, in un voto sequestrato dalla paura del nemico.
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